Sono nata fuori dal matrimonio, nel senso che mio padre e mia madre non si sono mai sposati, ma in seguito si sono separati. Successivamente mio padre si è rifatto una vita con un’altra donna ed ha avuto altri figli (anche essi fuori dal matrimonio, in quanto anche con la successiva donna non si sposò e non li riconobbe). Nonostante tutto, spesso andavo a casa di mio padre, dove dormivo con gli altri suoi figli finché poi sono cresciuta, mi sono sposata trasferendomi dalla Sicilia a Milano e ho avuto tre figli. Mia madre è deceduta qualche anno dopo la nascita della mia terza figlia. Di mio padre non seppi più nulla, fino a quando qualche anno fa, tornai due giorni in Sicilia e li scoprii che era deceduto e nessuno me lo aveva detto. Il punto è che non sono neanche stata contattata per l’eredità. E mio padre aveva un grosso patrimonio. Ora ho 60 anni e mi chiedevo se nonostante tutto, io abbia il diritto di avere la parte di eredità che mi aspettava in quanto sua figlia naturale ma mai riconosciuta (come gli altri fratelli) e se ho il diritto ad un risarcimento per non essere neanche stata avvertita della sua morte e dei funerali. Quando avevo 14 anni ed ero a casa sua, avevo trovato un suo testamento in cui specificava ciò che mi spettava, ora non so se c’è ancora o se è stato fatto sparire dagli altri fratelli. So solo che io non ho avuto nulla ne sono stata avvertita di nulla, dopo la sua morte. Cosa posso fare o come posso agire?
L’accettazione dell’eredità è l’atto con il quale il delato (nominato all’eredità) manifesta la sua volontà di succedere al de cuius, entrando così in possesso della sua quota ereditaria.
Il successivo art. 480 cod. civ. specifica che “Il diritto di accettare l’eredità si prescrive in dieci anni. Il termine decorre dal giorno dell’apertura della successione e, in caso d’istituzione condizionale, dal giorno in cui si verifica la condizione.“.
Infine, l’art. 566 cod. civ., stabilisce che “Al padre ed alla madre succedono i figli legittimi e naturali, in parti uguali.“.
Fatte queste doverose premesse, si tratta di capire se tu sei stata riconosciuta da tuo papà, acquisendo così lo status di figlia naturale, e se sono trascorsi più o meno di 10 anni dall’apertura della successione.
Se sono trascorsi oltre 10 anni dall’apertura della successione non c’è più nulla che tu possa fare. Se sei stata riconosciuta e non sono ancora decorsi i 10 anni, potrai far valere i tuoi diritti ereditari.
Se non sei stata riconosciuta, come sembri accennare, allora dovrai richiedere il riconoscimento giudiziale della paternità ai sensi dell’art. 269 cod. civ., una volta ottenuto potrai far valere i tuoi diritti successori (sempre entro il termine prescrizionale dei 10 anni). Le prove ematogenetiche si possono fare anche sui cadaveri e, ultimamente, si tratta di accertamenti che si fanno anche abbastanza spesso.
Per quanto concerne, infine, il testamento che hai trovato a 14 anni non pensare subito male perchè tuo padre potrebbe aver deciso di cambiare testamento. Infatti, il testamento può essere sempre modificato oppure distrutto.
In ogni caso, prima di partire con il riconoscimento giudiziale della paternità, puoi inviare una diffida ai tuoi fratelli o comunque a coloro che hanno acquistato la qualità di eredi per vedere se sul punto è possibile riuscire a trovare un accordo che eviti la necessità di proseguire in giudizio.