Archivi del mese: settembre 2014

Posso sospendere il mutuo anche se ho un garante?

 Illustrissima e stimatissima Avvocata.Le porgo la mia domanda (era da tanto che ne volevo fare una).Io e mio marito stiamo pagando il mutuo di casa. Quando la comprammo,mio suocero ci fece da garante (non so se si dice cosi). Oggi mio marito e’ senza lavoro,e il mio misero stipendio non ci permette di pagare il mutuo (o mangiamo o paghiamo il mutuo). Abbiamo chiamato la banca per chiedere se potevamo sospenderlo,in attesa di tempi migliori,e loro ci hanno detto di compilare un modulo e che poi valuteranno la richiesta.Il mio dubbio e’….Potrebbero  rispondere “picche” e dire ” bhe,voi non potete pagare…paga il suocero le rate”?????? Grazie ,Illustrissima e Stimatissima Avvocatessa.  🙂  🙂 🙂 🙂 🙂

La sospensione della rata del mutuo è concessa ai proprietari di immobili purchè adibiti ad abitazione principale con mutui:

  • di importo erogato non superiore a €250.000;
  • in ammortamento da almeno un anno;
  • Il cui titolare abbia un ISEE non superiore a 30.000€.

La sospensione è subordinata a uno di questi eventi:

  1. Perdita del rapporto di lavoro sia a tempo determinato che a tempo indeterminato.
  2. Perdita del rapporto di lavoro parasubordinato.
  3. Insorgenza di condizioni di non autosufficienza (quali, ad esempio, handicap grave dell’intestatario o di uno dei cointestatari del contratto di mutuo).

Il Ministero specifica che in casi di mutuo cointestato, gli eventi possono riferirsi anche ad uno solo dei mutuatari.

Mi preme precisare che la sospensione della rata del mutuo per la prima casa non può essere richiesta per:

  1. Ritardo nei pagamenti superiore a 90 giorni consecutivi al momento della presentazione della domanda da parte del mutuatario.
  2. Fruizione di agevolazioni pubbliche.
  3. Un’assicurazione a copertura del rischio che si verifichino gli eventi di cui al punto 1. e 2..
  4. Appartamento di lusso che rientra in categorie catastali A1, A8 e A9

Attenzione, però, che sembra che la sospensione della rata del mutuo per un periodo non superiore a 18 mesi sia soggetta al pagamento degli interessi quando il mutuo tornerà a decorrere, quindi bisogna valutare concretamente se conviene farlo (qui consiglio di chiedere delucidazioni alla propria banca).

Nel caso in cui ci sono garanti del mutuo, bisogna allegare una dichiarazione dei garanti con cui manifestano la volontà di mantenere la garanzia.

Come puoi vedere, sembra che la presenza di un garante di per sè non basti per negare la sospensione del mutuo, tuttavia in queste cose le banche hanno comunque un certo margine di discrezionalità per cui sicurezze non posso fornirtele.

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Sono erede della seconda moglie di mio papà?

salve vorrei farle una domada riguardante l’asse ereditario di mio padre. Mio padr ha avuto due figlie dal primo matrimonio ) io e mia sorella, poi si è risposato ed è nata un’altra figlia. La madre di mia sorellastra ha anche altre due figlie nate da un precente matrimonio. Mio padre ha acquistato la sua casa dopo aver contratto il secondo matrimonio(in separazione dei beni) cosa succederebbe alla morte di mio padre a questa casa? Mi sembra di aver capito che metà spetta alla moglie e l’altra metà alle tre figlie, e alla morte della sua seconda moglie che fine la sua parte? Spetta tutta alla figlia nata da mio padre o ci rientriamo anche noi?

Alla morte di tuo padre la sua massa ereditaria verrà divisa tra il coniuge (se in vita) e i figlie. Se la moglie non ci sarà più, la massa ereditaria di tuo papà verrà divisa tra voi figlie.

Alla morte della donna, la sua massa ereditaria spetterà al coniuge (se in vita) e alle figlie della donna, quindi anche quelle avute dal precedente matrimonio. Se tuo padre non ci sarà, l’eredità (quindi anche la parte dei beni ereditati da tuo papà) della donna spetterà solo a tutti i suoi figli. Voi figlie delle prime nozze non siete sue eredi, salvo che lei non vi istituisca tali per testamento.

Per maggiori informazioni ti rimando alla mia scheda pratica.

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La denuncia di successione vale come rogito?

Salve volevo sapere sé dopo aver depositato una dichiarazione di successione per la morte di mio padre per una casa cosi suddivisa. mia madre usufrutto… io 1\3 la rimanenza in parti uguali tra noi sei fratelli… Volevo sapere sé dopo aver depositato la dichiarazione di successione sulla casa possiamo rimanere cosi intestati come nella dichiarazione di successione per sempre senza fare un rogito oppure rimanendo sempre intestati cosi dobbiamo fare un rogito? Grazie per la risposta

Dipende: avete fatto le volture catastali?

Se chi vi ha fatto la denuncia di successione ha provveduto alle volture catastali non è necessario passare dal notaio, altrimenti dovrete fare le volture catastali.

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Successione di mio padre: sono erede?

esimio avvocato Sammarchi la contatto per dei dubbi che mi turbano da un pò.Premetto che io al momento non lavoro e lo sto cercando disperatamente. Probabilmente la mia storia le sembrerà lunga ma cercherò di essere il più breve possibile ed esauriente.mi chiamo S. e i miei problemi iniziano 10 anni fa con la morte di mio padre(premetto che è mio padre adottivo ed mi ha riconosciuta come figlia)io ero da poco diventata maggiorenne mentre mio fratello era ancora minorenne,tuttavia mia madre inizio ha non pagare quasi più nulla di quelle che erano le spese di casa tra cui il mutuo, probabilmente per la depressione che aveva in quel momento(è durata 5 anni)ma il problema maggiore fu che ha iniziato a fare prestiti uno dietro l’altro iniziati nel 2004 e non ancora finiti,comprando anche cose decisamente inutili per cifre assurde,come ferro da stiro con tavola aspirante per 1970€ oppure un depuratore del acqua per 1800€ nonostante io avessi comprato la caraffa filtrante.Ora il mio maggior problema e che nel 2008 siamo stati contattati tutti e tre dalla banca presso la quale mio padre fece il secondo mutuo della casa e quello che mia madre non ha ripagato dove ci citavano tutti e tre per insolvenza e per la questione eredità per decidere cosa farne del debito.Mia madre prese un avvocato che si accordo con l’altra parte e andarono in udienza ma non mi fecero sapere niente ed io parlai solo due volte con l’avvocato in questione nonostante volessi essere messa al corrente delle cose.Dopo un pò di tempo sono riusciti ad accordarsi pagando il debito per 5500€ che mia madre chiese ha mia zia,dopo che l’avvocato mi contatto per sapere se potevo prendere un prestito e se qualche mio parente o amico poteva farmi da garante dato che da poco lavoravo fissa ma saltuariamente perchè in alcuni mesi c’era scarsità di lavoro. Ma per raggiungere un accordo gli fu chiesto chi accettava l’eredità ed essendoci andata solamente mia madre(io non fui assolutamente contattata dal avvocato per dirmi il giorno che ci sarebbe stata l’udienza)gli unici due ad aver firmato una reale accettazione d’eredità sono mia mamma e mio fratello che al epoca dell’udienza era minorenne mentre io avevo(solamente)25 anni.Adesso mi chiedo cosa ne sarà della mia parte di eredità,mia mamma dice che fino a prova contraria resto comunque proprietaria di un terzo,anche se l’avvocato ha detto che sarebbe meglio contattare un notaio e fare un documento che attesta l’effettiva accettazione dell’eredità da parte di tutti e tre.Adesso al termine dell’anno 2013 non siamo ancora andati dal notaio e ci arrivano sempre più lettere da parte dell’equitalia per il canone rai per i bolli delle macchine di mia madre non pagati,per multe insolute(gli hanno già tolto una macchina per questo)banche e finanziarie che reclamo i loro soldi e che tutte prelevano dallo stipendio di mia mamma(guadagna 900€) e dalla pensione di reversibilità di mia padre(300€ circa),dove io la mia parte non lo mai ricevuta se le presa tutta mia madre,alla visione di questo che influenza avranno questi debiti su me e mio fratello sapendo anche che abitiamo tutti insieme e che sia io che mio fratello ci siamo comprati delle cose e che forse non potremo dimostrare che sono nostre sopratutto mio fratello che va a vendemmiare e che compra tutto in contanti?se io e mio fratello abitassimo altrove saremmo obbligati a ripagare quei debiti?se venisse venduta casa,mia madre potrebbe avvalersi della mia posizione ereditarià per non darmi la mia parte?E qualora rinunciassimo all’eredità saremmo sia io che mio fratello moralmente obbligati ad aiutare economicamente mia madre?la ringrazio molto del attenzione e le mando cordiali saluti

Francamente dal tuo lunghissimo racconto mi manca l’informazione essenziale – e l’unica veramente importante – per poter rispondere: tu hai accettato l’eredità?

Dici che sono passati 10 anni dalla morte di tuo papà, per cui non so se tua sia ancora in tempo per rinunciare all’eredità. Infatti, ai sensi dell’art. 480 cod. civ. “Il diritto di accettare l’eredità si prescrive in dieci anni. // Il termine decorre dal giorno dell’apertura della successione e, in caso d’istituzione condizionale, dal giorno in cui si verifica la condizione. In caso di accertamento giudiziale della filiazione il termine decorre dal passaggio in giudicato della sentenza che accerta la filiazione stessa. // Il termine non corre per i chiamati ulteriori, se vi è stata accettazione da parte di precedenti chiamati e successivamente il loro acquisto ereditario è venuto meno.

Inoltre, non è escluso che tu abbia accettato tacitamente l’eredità (art. 467 cod. civ. “ L’accettazione è tacita quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede“).

Una volta che avrai capito se sei erede o meno, si può valutare il da farsi.

Se sei erede, indipendentemente dal fatto che tu abbia, ad esempio, materialmente incassato del denaro, devi rispondere dei debiti di tuo padre.

Il tuo errore più grosso è stato disinteressarti fino ad ora della successione e la conseguenza potrebbe essere un’accettazione tacita dell’eredità.

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Posso chiedere un aumento del mantenimento?

Gentile avvocato, ho 2 domande da farle : il mio ex va in pensione, puo’ diminuirmi l’assegno di mantenimento considerando che attualmente  ha un cud di circa 45.000 euro? Attualmente mi versa 550 euro…la seconda domanda e’: posso chiedere l’aumento dell’assegno di mantenimento visto e considerato che non ce la faccio a vivere e lui si compra moto, appartamenti ecc?  La ringrazio anticipatamente..

La risposta ad entrambe le domande è la stessa: per poter chiedere la modifica delle condizioni di separazione/divorzio è una modifica sostanziale delle condizioni economiche in capo ad uno dei coniugi.

Ne consegue che io non posso rispondere alla tua domanda ma, in linea di massima, posso dirti che se le tue condizioni economiche sono rimaste pressochè invariate dalla separazione/divorzio non hai titolo per chiedere un aumento. Stesso discorso vale per il tuo ex: bisogna vedere quanto la pensione andrà ad incidere sui suoi redditi.

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Si può escludere la famiglia di mio fratello dall’eredità?

Avvocato buongiorno, mio padre, 94enne e vedovo da 14 anni , abita in comodato d’uso gratuito in un appartamento di mia proprieta’ arredato con i suoi mobili e contenente parecchie sue opere ( ex scultore) oltre ad altre di discreto valore,affettivo e commerciale. Mio fratello e’ mancato improvvisamente qualche mese fa e lui vorrebbe lasciare tutti questi beni alla mia famiglia,che lo ha assistito fin’ora (e continuera’ a farlo) in segno di riconoscenza  e vorrebbe fare testamento olografo in mio favore ma , informadomi sul web,sono venuto a conoscenza delle quote di legittima e la domanda e’ questa: come puo’ destinare tutti i suoi beni solo alla mia famiglia, come sua volonta’? La ringrazio anticipatamente.

Nella tua domanda manca un’informazione essenziale per rispondere: tuo fratello aveva figli? Senza tale informazione essenziale è per me impossibile rispondere.

Ai sensi dell’art. 467 cod. civ., infatti, “La rappresentazione fa subentrare i discendenti [legittimi e naturali] nel luogo e nel grado del loro ascendente, in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l’eredità o il legato. // Si ha rappresentazione nella successione testamentaria quando il testatore non ha provveduto per il caso in cui l’istituito non possa o non voglia accettare l’eredità o il legato, e sempre che non si tratti di legato di usufrutto o di altro diritto di natura personale.

La conseguenza è che tuo papà non può estromettere eventuali nipoti (minorenni o maggiorenni è indifferente) dalla massa ereditaria. Eventualmente potrà lasciare a te la quota legittima + la quota disponibile.

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Posso lasciare i miei beni ai figli di mia moglie?

Gentile Avvocato, sono sposato senza figli, mentre mia moglie ha due figli maggiorenni da un precedente matrimonio. Mia moglie ed io siamo comproprietari al 50% di due case. Ho redatto un testamento olografo in cui nomino erede unica mia moglie. Il mio quesito è il seguente: alla dizione “Nomino erede di tutti i miei beni e averi mia moglie ecc.” posso aggiungere “e in caso di sua mancanza i suoi figli ecc.”? Ciò avrebbe valore legale? La nuova legge sull’equiparazione tra figli non mi sembra abbia preso in considerazione questa tipologia, peraltro così frequente. La ringrazio vivamente dell’attenzione e mi complimento per il sito, efficiente e funzionale.

Per poter rispondere, bisognerebbe prendere visione dell’intero testamento: riportare alcune frasi non è utile in quanto va studiato il documento nel suo insieme.

In linea di massima, fatta la premessa e la riserva di cui sopra, puoi farlo.

Sicuro di non avere altri eredi legittimari a cui spetta una quota di eredità?

In ogni caso, per maggiore sicurezza, se si dovesse verificare l’ipotesi da te prospettata, potresti fare un successivo testamento olografo in cui nomini tuoi eredi i figli di tua moglie.

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I fratelli vogliono impugnare il testamento: possono?

Spett.le Avvocato Sammarchi, volevo porle un quesito abbastanza complesso in termini di erdetà, le spiego subito: Una Signora fa testamento con notaio lasciando l’intero patrimonio immobiliare ad una nipote la quale la assisteva per malattia, adesso gli eredi legittimi e cioè i fratelli della signora defunta hanno sporto denuncia alla nipote per omicidio oltre al fatto di pretendere la loro parte spettante, la mia domanda è la seguente: possono i fratelli della defunta, togliere la quota destinata per intero alla nipote tramite testamento?, precisando che la defunta non ha figli nè coniuge, Saluti 

Gli eredi a cui la legge riserva una quota di eredità, art. 536 cod. civ., sono:  il coniuge, i figli legittimi, i figli naturali, gli ascendenti legittimi. Ai figli legittimi sono equiparati i legittimati e gli adottivi. A favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali. Tali eredi si chiamano eredi legittimari.

I fratelli sono eredi legittimi ma non legittimari: in sostanza beneficiano della massa ereditaria solamente se il de cuius muore senza lasciare testamento e se non ci sono altri eredi (coniuge, figli, genitori).

Ne consegue che, salvo casi specifici e particolari, gli eredi legittimi non hanno titolo per impugnare il testamento.

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La seconda moglie a cosa ha diritto?

Buon giorno, è morto mio padre nel 1998, e come figlio unico, sono l’erede universale. Mio padre rimase vedovo nel 1946, poi sposatosi in seconde nozze con una Signora oggi novantenne. Il Notaio dove mio Padre fece testamento, mi disse che la seconda moglie aveva il diritto di abitazione sino che era in Vita e non mi disse altro. Premetto purtroppo che; la Signora impugnò il testamento per la cosidetta ” LEGITTIMA”,con un Avvocato che, oggi  19.12.2013, ci siamo accorti che ha perpetrato continuamente la truffa di allungare i temmpi e introdurre artifici ingannandoci entrambi solo per peculare danaro dalle nostre tasche. Un esempio: Mentre la Parcella di un normale e onesto avvocato è di 1000.00 Euro, l’altro chiede 10.000.00 Euro. Vengo al dunque: Essendo EREDE UNIVERSALE, Il Notaio mi parlò solo di DIRITTO di ABITAZIONE per la Matrigna, ( seconda Moglie di mio Padre). Alle ore 11.00, del 29 Novembre 2001 ho assistito a FORUM e ho ascoltato una sentenza del Giudice Licheri:  LA SECONDA MOGLIE NON HA DIRITTO ALLA EREDITA’, SE CI SONO FIGLI DELLA PRIMA MOGLIE. HA SOLO DIRITTO DELL’ABITAZIONE SINO A VITA NATURAL DURANTE. ” (Giudice Licheri). Chi ha torto ? Chi ha ragione ?

Se volete citare a tutti i costi sentenze sentite a Forum oltre un decennio fa, almeno contestualizzatele perchè citare una frase – a proprio vantaggio – fuori dal suo contesto non vuol dire assolutamente nulla ed è anzi, inutile e dannoso. Inoltre, Forum è paragonabile ad un arbitrato, quindi è ben diverso da una causa giudiziaria.

Premesso ciò, come indicato anche nella mia scheda pratica, al coniuge spetta, oltre al diritto di abitazione, la quota di legittima.

 

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Mio marito non mi versa il mantenimento

Gentilissimo avvocato, sono divorziata  da circa un anno dal matrimonio non sono nati figli e percepisco dall’ex marito un assegno di 250 euro,ovvero il giudice ha ritenuto opportuno riconfermare la stessa somma della separazione nonostante io abbia anche perso il lavoro (partime)e non ho proprietà  o beni .il mio quesito è questo : cosa posso fare se nonostante il pagamento mi venisse fatto tramite bonifico bancario permanente  ( ogni 25 del mese,questà modalità è stata richiesta proprio perchè i pagamenti venivano effettuati in ritardo)non ho ricevuto tale somma per il mese di novembre . inoltre sto chiedendo la rivalutazione istat dell’importo da anni.il mio ex marito è un finanziere quindi ha un impiego statale, potrei quindi chiedere di farmi pagare dalla sua amministrazione ma come procedere ,  il mio legale( ho il gratuito patrocinio) non mi segue molto e si limita nel sollecitare l’avvocato della controparte…io vorrei risolvere questa situazione una volta per tutte poichè questa somma di denaro per me è vitale non riuscendo a trovare un nuovo impiego se non piccoli lavori saltuari.vorrei andare a far denuncia dai carabinieri in attesa anche che il mio legale si muova( mi dice che sempre che il ritardo deve essere di 30 gg …ad oggi ne sono 23) .grazie e distinti saluti

La denuncia puoi sicuramente farla, ma non ti risolve il problema: in ogni caso i carabinieri non possono fare nulla di concreto per farti ottenere il mantenimento.

Se tuo marito non versa il mantenimento puoi procedere al pignoramento dello stipendio, il verbale di separazione/la sentenza di separazione è già titolo esecutivo.

Se il comportamento di tuo marito persiste (un mese di ritardo o mancato pagamento non è certamente sufficiente) potrai chiedere la distrazione dello stipendio: in sostanza sarà il datore di tuo marito a versarti l’assegno.

Non credo proprio che il tuo legale stia tergiversando, ma anzi ritengo che stia agendo nel modo più prudente: un solo ritardo non è sufficiente per promuovere azioni aggressive (pignoramento o distrazione) che potrebbero vederti addirittura soccombente nelle spese.

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